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Capitolo 4 - È calato il buio

  Sexta e Sextus si svegliarono dal loro sonno, entrambi si alzarono dalle loro panche e provarono ad aprire la finestra per cambiare l'aria e far entrare un po' di luce, dato che la lampadina della stanza si era fatta parecchio debole. Inoltre, una nebbiolina aveva pervaso tutta la stanza, ma la finestra non voleva proprio aprirsi. Così decisero di scendere, anche se erano ancora un po' rintronati dalla sonnolenza. Mentre stavano per arrivare alle scale, sentirono varie voci provenire dal piano di sotto e notarono che quella nebbiolina era all'interno di tutto l'edificio.

  ?Aaaah, chissà quanta gente sarà arrivata mentre io e Sexta dormivamo, si sente un trambusto assurdo.?

  Non appena arrivarono alle scale si affacciarono e Sextus mise una retromarcia molto feroce, rientrando subito in stanza e andandosi a nascondere, Sexta non capì il perchè di quella reazione e andò avanti, arrivò sulle scale e vide che il locale era pieno, pieno di esseri deformi e umanoidi che ricordavano: fantasmi, mummie e scheletri, sembrava quasi che tutti i suoi incubi peggiori si fossero radunati in quel locale e stessero tranquillamente parlando e festeggiando tra di loro. Sexta si rifugiò all’interno della stanza assieme a Sextus.

  ?D-D-D-DOBBIAMO A-ASSOLUTAMENTE A-A-ANDARCENE VIA DI QUI I-IMMEDIATAMENTEEE!?

  ?ZITTA, VUOI PER CASO CHE QUEGLI ESSERI CI SENTANO!??

  Un silenzio di tomba è arrivato nella taverna, non si sentiva più niente, Sexta e Sextus misero le mani davanti alla bocca per non far sentire i loro respiri, si sentirono una miriade di passi che piano piano si avvicinavano sempre di più verso la loro porta e mano mano che lo facevano, si sentivano le porte di tutte le altre camere essere sbattute violentemente, finché non si sentirono più porte sbattute, i passi si erano completamente fermati e i nostri due protagonisti se la stavano facendo sotto dalla paura.

  La porta si aprì di botto e Sextus era completamente svenuto dalla paura,

  Improvvisamente si sentirono delle trombette e degli sparacoriandoli come quelli che si usano alle feste di compleanno.

  Tutti quegli esseri insieme gridarono:

  ?SORPRESA! BENVENUTI NEL REAME SCARLATTO!?

  Sexta era completamente confusa ma il loro capo che era uno scheletro fatto di ossa nere come il carbone si fece avanti e continuò a parlare.

  ?Dev’essere dura per voi crederci ma se vi trovate qui indubbiamente è perchè siete morti quindi dovrete cominciare ad abituarvi, ad ogni modo è il momento delle presentazioni io sono il Re di questo reame, il mio nome è Seth, che ne dici di venire a festeggiare insieme a noi? E porta anche il tuo amico talmente tanto fifone da svenire per dei semplici rumori, vi aspettiamo di sotto!?

  ? Nome Completo

  ??????????????????????

  Seth

  ? Età

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  Sconosciuta

  ? Altezza

  ??????????????????????

  Sconosciuta

  ? Capelli

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  Dubito che ne abbia

  ? Occhi

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  Di colore verde acqua

  ? Ankhom

  ??????????????????????

  ???

  ? Descrizione

  ??????????????????????

  Uno scheletro nero come il carbone, indossa vestiti che

  ricordano quelli eleganti dei nobili dell’antichità. I suoi

  occhi sono piccole fiammelle di colore verde acqua. La sua

  serietà mette in soggezione chiunque lo veda; fa paura e

  sembra estremamente potente, è indubbiamente colui che

  comanda tutto e tutti in questo posto.

  Tutti quanti se ne andarono via insieme a Seth, Sexta e Sextus rimasero da soli e così Sexta che era nel panico più totale si mise seduta sulla pancia di Sextus e cominciò a prendere a schiaffi in faccia Sextus finché non si risvegliava.

  ?Potresti smetterla di grazia??

  Sexta si alzò da Sextus per poi rispondergli irrequieta.

  ?Dobbiamo andare via di qui e subito!?

  Sextus che si era risvegliato dallo svenimento e si mise seduto.

  ?Finalmente ti sei svegliato Sextus!?

  ?In un primo momento mi sono fatto sopraffare dalla mia paura, ma ora non sarà più così quindi vorrei scoprire cos’è questo reame, come ci siamo finiti e cosa sono quegli esseri.?

  ?Hai detto che volevi saperne di più su di loro giusto? Ci hanno inviato a festeggiare di sotto assieme a loro e…hanno detto che se siamo qui è perchè siamo morti quindi…?

  Sextus si rimise in piedi di botto.

  ?Capisco, quindi è questa la fine che la vita ha deciso per me…mi va bene così però partiamo dalla prima domanda, Sexta secondo te come è possibile che siamo morti??

  ?Beh, potremmo aver contratto una qualche strana malattia in questo mondo che ci ha portato alla morte??

  ?Sbagliato.?

  ?Questi esseri mostruosi hanno preso la nostra vita e quindi ora ci siamo ritrovati qui nel loro reame per questo motivo??

  ?Sbagliato anche questo, in quel caso ci avrebbero sbranato e non accolto con gioia se era come dici tu.?

  ?Allora non saprei, dimmi tu.?

  ?è molto semplice Sexta, siamo stati avvelenati dal cibo che ci ha servito quel tale, ha riempito il cibo di spezie in sovrabbondanza così che noi non ci accorgessimo che all’interno c’era del veleno e poi ci ha invitato a riposarci, così facendo siamo morti mentre dormivamo e così facendo lui sarà entrato nella nostra stanza e avrà derubato indisturbato i nostri due cadaveri di tutti i nostri averi.?

  This story is posted elsewhere by the author. Help them out by reading the authentic version.

  ?Che gran bastardo, gliene dico quattro non appena mi risveglio a quello lì.?

  Sextus si mise la mano in faccia e aveva un’espressione molto delusa.

  ?Come se potessi ritornare in vita eh Sexta??

  Sexta si voltò di lato e cominciò a fischiettare con le braccia dietro alla testa.

  ?Sai che ti dico, andiamo a vedere cosa c’è di sotto??

  ?Tu non sei normale, quelli ci sbranano vivi quasi sicuramente e tu vorresti farci amicizia??

  ?Beh, d’altronde in questo reame niente è “normale”, oltre al fatto che la concezione stessa di normale è qualcosa di astratto e inesistente. Poi non abbiamo nulla di meglio da fare, quindi…?

  ?Allora vediamo cosa ci offrono i “gentili” abitanti morti di questo reame.?

  Sextus e Sexta si diressero verso le scale, cominciarono a scendere e videro che tutti quelli di sotto erano pronti ad accoglierli con dei boccali e calici pieni di una bevanda rosso scuro. C’era un buffet sopra una serie di tavoli ravvicinati tra loro, pieno di piatti nascosti da un grande velo bianco. Seth si girò verso di loro e, mentre alzava in aria il calice che aveva in mano, gridò:

  ?Diamo inizio al banchetto di benvenuto per queste due nuove anime arrivate in questo nefasto reame!?

  Sextus cominciò a domandarsi perché avesse detto “nefasto reame”, ma la sua domanda trovò subito risposta. Tirarono via il grande telo bianco che nascondeva un sacco di vassoi pieni di organi e di pezzi interi di corpi umani. Sextus e Sexta stavano cercando di trattenere il vomito e il disgusto, ma ormai era chiaro che quel reame non fosse per niente pacifico. Seth si avvicinò a entrambi e affermò:

  ?La prima volta che si vedono queste cose da morti fa sempre impressione, tranquilli, è normale. Anche se immagino che un po’ ci siate abituati, se siete finiti qui evidentemente avete commesso dei gravi atti di criminalità. Però non sarò certo io a chiedervi cosa avete fatto. Vorreste fare un brindisi con me? Portate un bicchiere di sangue a testa a questi due, grazie mille.?

  Due di quegli esseri portarono due calici, uno a Sextus e uno a Sexta, di quella bevanda rossastra che a quanto pare si è rivelata essere il sangue degli esseri umani.

  ?Prima di continuare, vorrei raccontarvi la storia di questo reame. Vedete, io sono uno dei due figli del leggendario Thoth. Il colorito rosso che ha in questo reame rappresenta la rabbia che lui ha per me, mentre nel reame dove si trova la mia gemella Osiris, lui è di un bianco splendente perché è sempre stato fiera di lei e delle sue scelte.?

  Seth, ripensando a ciò, ruppe il calice per la troppa forza con cui lo aveva stretto.

  ?Scusatemi, ora continuo con la storia. Mio padre aveva solo occhi per mia sorella. Qualunque cosa io facessi, a lui non importava mai nulla. Dopo un bel po’ di tempo, mi ero stancato della situazione ed è questo il motivo per il quale ho cominciato a scagliare maledizioni sugli esseri umani. Come conseguenza di queste mie azioni, sono stato confinato nel reame scarlatto con questo corpo che rappresenta il mio peccato, mentre mia sorella fa la bella vita nel reame celeste.? Nel pensare a ciò, si vedeva chiaramente la rabbia che stava provando, stringendo un pugno con tutta la sua forza. Stava intimidendo tutti coloro presenti nella stanza, compresi Sexta, che era paralizzata dalla paura, e Sextus, che era talmente traumatizzato da svenire rimanendo in piedi. Nessuno se ne accorse perché il suo braccio e la sua mano stavano ancora reggendo il calice con il sangue senza farlo cadere, quindi nessuno fece caso ai suoi occhi chiusi.

  ?Ad ogni modo, il passatempo migliore da poter fare in questo reame è quello di tormentare, maledire e appropriarsi dell’energia vitale degli esseri umani, anche se possiamo farlo molto limitatamente, tranne quando avviene l’eclissi di Ra. Ma è un evento mitologico avvenuto solo una volta e non abbiamo mai capito cosa l’abbia scatenato così da poterlo ricreare.?

  Sexta capì che si stava riferendo a quell’avvenimento accaduto 7 anni fa e cercava di far finta di non saperne nulla. Nel frattempo, Seth prese un altro calice pieno di sangue e ne sorseggiò un poco. ?Per finire il discorso, questo reame è stato creato appositamente per noi, ripudiati dalla società che hanno commesso dei gravi atti di criminalità come il rubare, il ferire o l’uccidere qualcun altro. Mentre nel reame di mio fratello ci sono gli angioletti che si sono sempre comportati bene e che non hanno mai fatto del male a nessuno, sì, come no!?

  Seth frantumò nuovamente il calice in mille pezzi con la sola forza della sua mano destra e sulla sua testa cominciò ad apparire una fiamma verde acqua che la ricopriva completamente. Seth si dovette calmare un po’ prima di continuare. La fiamma poco a poco cominciò a spegnersi e così prese un bel boccale di sangue e, mentre lo alzava al cielo, guardò tutti nella stanza per poi fissare Sexta e Sextus, che si era appena ripreso dallo svenimento.

  ?Ai nostri nuovi arrivati e alla nostra salute! Hahahaha, ovviamente scherzo, siamo morti, non possiamo stare male!? Seth cominciò a bere il sangue. Sextus e Sexta si guardarono negli occhi e cominciarono a bere il sangue dal loro calice, ma il gusto non era dei migliori e fecero una faccia completamente disgustata, sputandolo via dalle loro bocche. Seppur continuando a tossire per quel brutto sapore, Sextus comunicò il suo disgusto verso quella bevanda.

  ?Cough cough, come fate a bere questa roba??

  Seth stava guardando Sextus e Sexta perplesso, rimanendo in completo silenzio. Tutti rimasero in silenzio a fissare Sextus e Sexta.

  ?C-come mai improvvisamente avete bloccato i festeggiamenti? E pensare che vi stavate divertendo così tanto hehehe…?

  Sextus capì al volo che c’era qualcosa che non andava e così si stava cominciando a preparare al peggio.

  ?Ma certo, ho capito! A voi il sangue non piace perché siete degli spiriti da troppo poco tempo e quindi le vostre papille gustative non sono ancora pronte ad assaporare una tale prelibatezza. Chiedo scusa per non aver pensato a quest’eventualità prima, per un attimo stavo pensando che non vi piacesse perché agli spiriti che sono ancora collegati a dei corpi viventi, qualunque cibo o bevanda proveniente da questo reame risulta avere un insopportabile sapore amaro.?

  Due di quegli esseri portarono dei calici con una bevanda rosea e li diedero a Sexta e Sextus.

  ?Questo che vedete è il succo di fragola della morte?, un tipo di pianta che nasce in questo reame. Tralasciando il nome, il sapore è decisamente migliore di qualunque fragola voi abbiate assaggiato quando eravate ancora in vita.?

  Sexta e Sextus cominciarono a bere il succo di fragola della morte. All’inizio aveva un gusto molto piacevole, proprio come disse Seth, ma poi arrivò un retrogusto dannatamente amaro e capirono entrambi che qualcosa non andava. Si guardarono a vicenda, facendosi un cenno con la testa e facendo finta che gli fosse piaciuto.

  ?Benvenuti ufficialmente nel reame scarlatto, amici miei, hahaha! Continuiamo con i festeggiamenti, ragazzi!?

  Tutti all’unisono alzarono i boccali e i calici, gridando la stessa identica cosa.

  ?Siiii!?

  Mentre tutti continuavano a festeggiare, Sextus e Sexta continuavano a chiacchierare in tranquillità con Seth, seduti tutti e tre ad un tavolo.

  ?Forse avrò decisamente poco tatto nel chiedervi ciò, ma sapete per caso come siete morti??

  Seth si alzò dalla sua sedia e si mise in piedi.

  ?Vedete, se c’è stato qualcuno che vi ha voluto uccidere per qualche suo tornaconto personale, dovete solamente dirlo, e ci penserò io a fargliela pagare.?

  Attorno alla sua testa cominciò ad apparire una fiamma verde acqua che rappresentava la rabbia che stava provando nel pensare che un’eventualità del genere potrebbe essere ciò che li ha fatti morire.

  ?Nono, tranquillo, non si preoccupi per noi. Siamo morti per un’intossicazione alimentare, probabilmente abbiamo mangiato qualcosa che era velenoso senza che ce ne accorgessimo.?

  ?Va bene, ehm… ora che ci penso, non ho ancora chiesto i vostri nomi. Sareste così gentili da presentarvi, per favore?? ?Certamente! Mi presento, io sono Kuroki Sextus e lei invece è Tokiko…?

  ?Sexta.?

  Tutti quanti improvvisamente si ammutolirono, nessuno stava più muovendo un muscolo. L’aria all’interno della stanza era tesissima eppure sia Sextus che Sexta non si accorsero di nulla. ?Ma allora lei sapeva già i nostri nomi, eh? Lo ammetta che voleva semplicemente farci uno scherzo.?

  Sextus vide il volto di Seth e capì che qualcosa non andava. Si alzò dal tavolo e si mise davanti a Sexta come se volesse difenderla.

  ?Sexta, purtroppo per noi non sta affatto scherzando. Guarda tutti quanti coloro che sono nella stanza, sanno qualcosa che noi non sappiamo, è evidente.?

  Seth era lì, completamente paralizzato, ammutolito come se non sapesse più che cosa dovesse fare. Sextus approfittò della situazione per prendere Sexta con sé e portarla via di lì. Arrivarono fino alla fine delle scale quando:

  ?Mollami immediatamente il braccio se non vuoi ritrovartelo amputato. Posso benissimo muovermi da sola, eh!? E poi mi spieghi perché siamo corsi via così senza salutare nessuno?? ?Tu sei completamente fuori di testa, Sexta. Lì c’era chiaramente qualcosa che non andava, quelli stavano per farci fuori. Ora sbrighiamoci a barricarci nella stanza, ma non so a quanto possa servire, onestamente.?

  Entrambi proseguirono nella stanza dove tutto era cominciato. Appena entrarono, videro che i loro corpi erano al di sopra di quelle panche ma erano trasparenti.

  ?Con tutto il trambusto di prima non ce ne siamo minimamente accorti, eh Sexta? Quindi siamo ancora vivi…a questo punto però, perché siamo finiti qui??

  ?Onestamente non ne ho idea, sei tu quello che pensa tra i due. E considerando che sento una miriade di passi che si dirigono in questa stanza, se non ti sbrighi a capirlo, moriremo per davvero.?

  ?Pensa, Sextus, pensa, perché siamo finiti in questo reame…? Improvvisamente Sextus ricordò una delle profezie che il vecchio Asahi disse:

  ?Quando il buio calerà sulla vista degli abitanti di Nada, Thoth prenderà il posto di Ra e così un nuovo incubo avrà inizio…quando il buio calerà…quando il buio calerà sulla vista degli abitanti di Nada, MA CERTO! Si riferisce agli occhi, quando le palpebre degli occhi faranno calare l’oscurità chiudendosi su coloro che attualmente sono su Nada, si finisce nel reame scarlatto.?

  ?Risposta esatta, mio caro Sextus.?

  Una voce molto distorta, ma che sembrava essere femminile, proveniente da chissà dove, rivolse queste parole a Sextus. Improvvisamente una gemma dello spirito apparve in mezzo alla stanza. I mostri stavano arrivando e quindi Sexta la prese senza pensarci due volte, cercando un modo di usarla. Non appena la prese, l’intera stanza si illuminò di un bianco accecante e quando tutta quella luce sparì, sparirono i rumori e sparì quella nebbiolina che era in tutta la stanza, ma loro erano svenuti.

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